E’ difficile dare un giudizio sul mio ultimo libro , era da prima dell’estate che volevo leggerlo ma non arrivava mai il momento giusto.
Un paio di settimane fa girovagando in libreria per acquistare , le signore in nero , che ho divorato questa settimana sono stata attratta da lei Eleanor Oliphant.
E’ una cosa strana ma in alcuni momenti entro in libreria e aspetto che sia il libro a scegliere me, e con Eleanor è successo così!
Appena ho iniziato a leggere la storia di questa ragazza di trent’anni completamente sola, che parla quasi esclusivamente con la sua piantina e vive di cattive abitudini, come passare il weekend in casa in compagnia di vino e vodka che la mantengono in un pacifico stato di semi-ebbrezza, e di obiettivi irraggiungibili; pensavo di aver commesso un errore nel farmi attrarre dalla copertina.
Invece si è rivelato un romanzo che affronta la solitudine e la difficoltà di comunicare con il mondo che ci circonda con uno stile semplice, fluido, efficace, capace di mostrare al lettore i sentimenti, i pensieri e le azioni stesse dei personaggi. La protagonista accompagnerà il lettore in questo viaggio che partirà da un taglio dei capelli fino ad arrivare alla sua anima. Un viaggio che si compie dall’esterno verso l’interno, partendo dalla banale convinzione che per farsi accettare bisogna apparire.
𝑇𝑅𝐴𝑀𝐴:
“Mi chiamo Eleanor Oliphant e sto bene, anzi: benissimo. Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse è perché io dico sempre quello che penso. Ma io sorrido, perché sto bene così. Ho quasi trent’anni e da nove lavoro nello stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate, la mia passione. Poi torno alla mia scrivania e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha bisogno di me, e io non ho bisogno di nient’altro. Perché da sola sto bene. Solo il mercoledì mi inquieta, perché è il giorno in cui arriva la telefonata dalla prigione. Da mia madre. Dopo, quando chiudo la chiamata, mi accorgo di sfiorare la cicatrice che ho sul volto e ogni cosa mi sembra diversa. Ma non dura molto, perché io non lo permetto. E se me lo chiedete, infatti, io sto bene. Anzi, benissimo. O così credevo, fino a oggi. Perché oggi è successa una cosa nuova. Qualcuno mi ha rivolto un gesto gentile. Il primo della mia vita. E questo ha cambiato ogni cosa. D’improvviso, ho scoperto che il mondo segue delle regole che non conosco. Che gli altri non hanno le mie stesse paure, e non cercano a ogni istante di dimenticare il passato. Forse il «tutto» che credevo di avere è precisamente tutto ciò che mi manca. E forse è ora di imparare davvero a stare bene.”
Romanzo di esordio di Gail Honeyman, autrice irlandese, è arrivato in Italia lo scorso anno quando già erano stati venduti i diritti per un film.
Eleanor Oliphant sta benissimo
Autore
Traduttore: S. Beretta
Collana
Casa Editrice
GARZANTI
352 pagine, cartonato.
INSTAGRAM @cassandras.dream
FACEBOOK @cassandrasdream
A me è piaciuto molto e l’ho consigliato con successo ad un po di persone (cosa che non succede proprio spesso). Ogni tanto penso ancora Eleanor. La sua vulnerabilità ha lasciato un segno su di me.
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Hai proprio ragione succede spesso anche a me di pensare a Eleanor😊
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Certi personaggi ci conquistano più di altri, chissà da cosa dipende. Forse si crea un’empatia speciale. Chissà.
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